LA TUA GUIDA AL MONDO DEGLI EFFETTI CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI

|

REVISIONE ARTICOLO 2.0

?
Il poster di "Silent Running"
Il logo VistaVision

Le riprese della Dykstraflex venivano realizzate con una pellicola altamente qualitativa come quella del VistaVision. La pellicola del VistaVision era due volte più larga del formato standard e consentiva di ottenere immagini di altissima qualità, con una risoluzione superiore a quella dei formati convenzionali e un'ampia gamma dinamica. Questo permetteva di ottenere un basso degrado qualitativo quando poi si sovrapponevano le riprese delle astronavi con il resto del girato

Uno schizzo della Dykstraflex

JOHN CHARLES

DYKSTRA

di The Dreaming Man (Redazione)

John Dykstra è un leggendario supervisore agli effetti speciali cinematografici americano, famoso per il suo lavoro pionieristico nel campo degli effetti. Ha iniziato la sua carriera negli anni '70 e ha lavorato in particolare per la Industrial Light and Magic (ILM), la celebre società di effetti speciali fondata da George Lucas. Conosciamolo meglio!


Attenzione! I seguenti termini tecnici utilizzati nell’articolo possono essere trovati nella sezione DIZIONARIO:
bluesceen, motion-control



    John Charles Dykstra è uno tra i tecnici di effetti speciali più conosciuti nel mondo del cinema per aver sviluppato la Dykstraflex, la prima camera con motion-control. Nato a Long Beach il 3 giugno del 1947, studia disegno industriale alla California State University. La sua carriera cinematografica inizia da subito, appena laureato, occupandosi degli effetti sui modellini utilizzati nel film Silent Running (2002: la seconda odissea, Usa 1972 di  Douglas Trumbull), lavorando accanto ad un altro gigante degli effetti – il già citato Trumbull – che in quel periodo, a causa del basso budget messogli a disposizione dalla Universal, aveva deciso di assumere neolaureati per farsi aiutare nelle lavorazioni della pellicola.

    Quando George Lucas, nel 1976, decise di realizzare Star Wars, chiese a Trumbull di occuparsi degli effetti della pellicola (Trumbull aveva realizzato quelli di 2001 Odissea nello spazio). Questi si era però impegnato con Steven Spielberg per le lavorazioni di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (Close Encounters of Third Kind, Usa 1977 di Steven Spielberg) e così fu lo stesso Trumbull a suggerire John Dykstra a Lucas che lo nominò successivamente supervisore della neonata ILM (Industrial Light & Magic).

    Il lavoro del nuovo arrivato fu fondamentale per le esigenze narrative del film. Dykstra era specializzato in effetti fotografici ma aveva bisogno di tutta una serie di competenze per soddisfare le esigenze narrative di Lucas. Così la prima cosa che fece fu di radunare artisti, tecnici e specialisti di modellini e di meccanica di ogni tipo.

    Poi si mise al lavoro per fare in modo che si potessero realizzare tutte quelle riprese di volo, con le varie astronavi, che la sceneggiatura di Star Wars richiedeva. Sviluppò così un sistema in grado di muoversi elettronicamente – i movimenti erano controllati da un dispositivo auto costruito – ripetendo, se necessario, sempre gli stessi movimenti e percorsi. Sulla struttura era fissata una camera VistaVision in grado di restituire delle immagini di alta qualità (c’era bisogno di ottenere infatti una buona qualità in ripresa per poi evitare un degrado qualitativo durante il compositing che consisteva nello stampare il girato degli effetti su un’altra pellicola). 

    Il nuovo dispositivo lavorava su 7 assi e poteva ruotare, realizzare panoramiche orizzontali e verticali, a schiaffo, circolari, oblique, controllare l’otturatore della camera e la messa a fuoco. Le possibilità erano davvero tante e tutte a disposizione della storia e della creatività del film. I risultati furono stupefacenti: non più astronavi che avanzavano il linea orizzontale ma oggetti che eseguivano traiettorie perfette, occupando tutto il campo visivo e restituendo una dinamicità mai vista prima in un film di fantascienza.


La Dykstraflex in azione

I MOVIMENTI DELLA DYKSTRAFLEX. GLI OGGETTI SEMBRANO ALLONTANARSI, MA A MUOVERSI È SOLO LA CAMERA

John Dykstra - La Dykstraflex in azione nello studio

SUL SET CON LA DYKSTRAFLEX

    Sebbene i risultati della Dykstraflex fossero incredibili, il tempo perso e il denaro utilizzato dall’artista degli effetti per lo sviluppo della camera indispettirono di molto Lucas. I loro rapporti iniziarono così a deteriorarsi fino a quando si interruppero definitivamente a causa anche di un ritardo nelle consegne delle riprese che Dykstra e il suo team avevano realizzato.  I ritardi avevano di fatto costretto la produzione a sforare delle scadenze ben precise causando degli intoppi su tutta la filiera realizzata del film e questo fu per Lucas l’ennesima mancanza. Dykstra, così,  si allontanò dalla ILM (alcune fonti sostengono che fu licenziato) e si gettò a capofitto su una nuova produzione: Battlestar Galactica.

I personaggi di Battlestar Galactica: Apollo, Adamo e Scorpion

UNA FOTO PROMOZIONALE DI BATTLESTAR GALACTICA (IN ITALIA SOLO GALACTICA)

    La Universal e Glen Larson avevano infatti deciso di creare una nuova epopea spaziale mettendo in cantiere una serie televisiva di fantascienza. La trama di Battlestar Galactica ruota attorno alla sopravvivenza dell'ultima nave da guerra dell'umanità – appunto la Battlestar Galactica– in seguito all'attacco devastante di una razza aliena nota come i Cylon, macchine robotiche ribelli create dagli umani.

    John Dykstra poteva dare di certo il proprio contributo per gli effetti speciali della serie e si occupò così del pilot con una durata di circa 3 ore che giunse poi pure al cinema. Per l’occasione fondò una sua società, la Apogee Inc., al cui interno andarono a lavorarci diversi tecnici e artisti che avevano preso parte alle lavorazioni di Star Wars

    Quando, però, fu mandato in onda Battlestar Galactica, la 20th Centyry Fox si apprestò a denunciare la Universal e Glen Larson per plagio. Sebbene la storia fosse essenzialmente diversa, vi erano degli elementi simili e diversi punti di contatto con la creazione di Lucas. Gli effetti poi elaborati da Dykstra erano molto simili a quelli che lui aveva realizzato per Star Wars e così la produzione della serie dovette interrompersi. Lucas tra l’altro non aveva apprezzato il lavoro fatto da Dykstra alla Universal perché questi aveva portato alla concorrenza le tecniche sviluppate nella ILM. Morale della favola: quando Lucas decise di tornare a lavorare sul secondo capitolo della sua saga, Dykstra non fu richiamato alla ILM mentre molti altri suoi colleghi rientrarono dalla sua Apogee.

Dykstra con il modello di Battlestar Galactica

UNA FOTO PROMOZIONALE DI BATTLESTAR GALACTICA (IN ITALIA SOLO GALACTICA)

    Dykstra tornò a lavorare con Trumbull quando questi si occupò degli effetti speciali di Star Trek (Star Trek The Motion Pictures, Usa 1979, di Robert Wise). Le sfere al plasma (o sfere di energia) lanciate da V’Ger sono opera della Apogee di Dykstra mentre all’immensa nuvola ci lavorò il team di Trumbull.

    Le sfere al plasma furono ottenute alla Apogee usando delle sfere in vetro che contenevano un gas rarefatto. Quando all’interno veniva applicata una corrente ad alta tensione, il gas si ionizzava rilasciando delle scariche elettriche e creando così degli effetti di luce, perfetti per rappresentare un arma “tecnologicamente avanzata”. Il risultato veniva poi registrato dalla cinepresa e utilizzato per l’effetto. Il movimento delle sfere fu invece realizzato da Dykstra con il motion-control della cinepresa.

L’Enterprise alle prese con una “whiplash bolt”

L’ENTERPRISE ALLE PRESE CON UNA “WHIPLASH BOLT”

    Nel 1980, Dykstra si dedica agli effetti del film Firefox - Volpe di fuoco (Firefox, Usa 1982 di Clint Eastwood) dove si occupa della tecnica del reverse bluscreen, una maniera parecchio complicata per ritagliare dallo sfondo il modello in volo visto nella pellicola. 

    Clint Eastwood voleva che l’innovativo prototipo dell’aereo del suo film, il MIG-31, dovesse avere una finitura lucida. Questo complicava di molto le cose perché il rispettivo modellino avrebbe avuto dei problemi se ripreso con il bluescreen. Le superfici lucide avrebbero “inquinato” il modello non permettendo così un perfetto ritaglio dallo sfondo. La soluzione è stata quella di spruzzare la miniatura dell'aereo con una vernice UV. La vernice, invisibile sotto le normali luci di scena, risaltavano invece contro lo sfondo permettendo così l’estrazione della maschera e la risoluzione del problema. 

    Nel 1985 lavora con Tobe Hooper nella pellicola Space Vampires (Lifeforce, Usa 1985). Qui si occupa della supervisione agli effetti coordinando i vai reparti. Dystra sosterrà come la sequenza all’interno della nave aliena fu una delle cose più complesse da fare dell’intero film e per questo fu pianificata attentamente con l’uso degli storyboard.







Il risultato della scomposizione del veicolo del film Firefox - Volpe di fuoco

A SINISTRA IL MATTE DEL VEICOLO  OTTENUTO CON IL “REVERSE BLUESCREEN” ///  A DESTRA UNO STORYBOARD DI SPACE VAMPIRES

    Tra gli anni ’90 e gli anni 2000 si occupa degli effetti speciali di altri film di successo e soprattutto di quelli dedicati ai supereroi come Batman Forever (Usa 1995, di idem, Joel Schumacher) e Batman e Robin (Usa 1997, di Joel Schumacher). Dykstra lavora ancora per Spiderman (Usa 2002, Sam Raimi) e Spiderman 2 (Usa 2004, Sam Raimi, ). 

    Nel 2011 è supervisore capo per gli effetti speciali di X-Men: L’inizio (X-Men: First Class, Usa 2011 di Matthew Vaughn). Lavora ancora in film come: Godzilla, Il settimo figlio, X-men: Apocalisse, Kong: Skull Island e Ghost in the Shell. Il suo palmares include al momento 13 Oscar e 21 nomination.


E voi cosa ne pensate? LASCIATE UN COMMENTO SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK!

La fanzine rivista Retro FX, la fanzine del sito!
La fanzine rivista Retro FX, la fanzine del sito!
La fanzine rivista Retro FX, la fanzine del sito!
GO

“RETRO FX” 

LA FANZINE CHE NON C’ERA

Offrici un caffè

SUPPORTA IL SITO

OFFRICI UN CAFFÈ!

OPPURE VAI ALLA
PAGINA DEL SUPPORTO

Invece hai trovato un errore? O vuoi suggerirci una modifica? Contattaci!

Offrici un caffè

Ti è piaciuto l’articolo?
Offrici un caffè! 

Oppure visita la nostra pagina “ti supporto”

per aiutarci e scoprire tante belle cose :)

Logo "Gli Effetti Speciali" - il logo del sito www.glieffettispeciali.it

“GLI EFFETTI SPECIALI” (PUNTO) IT

Le immagini, i video e le animazioni presenti, sono di proprietà dei rispettivi autori o detentori dei diritti e vengono utilizzati solo a fini divulgati e/o didattici.

Il sito “Gli Effetti Speciali” www.glieffettispeciali.it non è un periodico e quindi non rappresenta una pubblicazione con cadenza regolare. 


Tutti i diritti sono riservati. Qualsiasi riproduzione di contenuti o testi è SEVERAMENTE vietata.

 Copyright © 2017-2023

Contattaci | Pagina Facebook | Privacy